giovedì 11 novembre 2010

Presentazione

Il libro tratta il racconto di un viaggio di tre giorni a Medjugorje, ma il vero viaggio che il lettore percepirà e quello nella spiritualità. Il contenuto è toccante, le esperienze raccontate sfiorano l’inimmaginabile, gli argomenti trattati sono delicati e qualcuno forse potrà sentirsi offeso. Nel racconto, come diamanti incastonati, ci sono riflessioni profonde, che mirano a ottenere risposte sul senso della vita. Le tre domande fondamentali «Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?» in questo libro sembrano trovare risposta. L’amore come energia vitale e la creazione come atto d’amore: «Riusciranno gli uomini a percepire il senso profondo nascosto nella nostra esistenza?»; «Riusciranno a percepire l’essenza della vita?»; «Riusciranno ad avvicinarsi a Dio e a superare l’esame della vita?». Chi cerca risposte troverà questo testo di grande aiuto, si rivolge a tutti coloro che hanno anche solo una minima percezione che la vita non sia tutta qui. 
Un viaggio inedito e un racconto commovente: da una vita metodica, dove regna la professione e vince l’aridità del calcolo, a un cammino di conoscenza e fede dove l’amore è il più alto fattore. Un bambino autistico, Marco, il vivace fratellino Mattia, la moglie ‘miscredente’ Andreina ‒ ma oggi non più! ‒ e gli amici Noemi e Vitocchio, del quale si danno descrizioni esilaranti. La ‘rivoluzione’ è servita, ed è tutta in questi tre giorni spesi a Medjugorje.
Il racconto è disseminato di visioni e appelli al lettore, affinché egli non abbandoni la propria vocazione alla conoscenza e assecondi il suo desiderio di crescita interiore, la sua personale ricerca della verità. Come nella delicata visione di una tortora, appollaiata sul braccio destro di una croce, presso una fonte. Serena non è spaventata dal passaggio degli uomini: «Non abbandonare alle belve la vita della tua tortora» (Salmo 74:19). Il racconto è pregno di riferimenti biblici ed esplorazioni esoteriche che lo rendono misterioso e ad un tempo intrigante.